martedì 1 settembre 2015

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Guidare l’auto in ciabatte, infradito o a piedi nudi si può, ma può costare caro...
Non esiste alcun divieto circa l’uso di scarpe aperte durante la guida di un veicolo ma, in caso di incidente, la compagnia assicurativa può riconoscere un rimborso del danno ridotto in funzione di quanto l’uso di una calzatura impropria abbia inciso nel sinistro.


Dal 1993 non sussiste il divieto di guidare l’auto con ciabatte, zoccoli, infradito, né a piedi nudi: il Codice della Strada non vieta espressamente l’uso di scarpe aperte alla guida, così come i tacchi alti, rimandando a indicazioni di carattere generale che richiamano al buon senso. Il conducente deve autodisciplinarsi, scrive Polizia di Stato, nella scelta dell’abbigliamento e degli accessori al fine di garantire un’efficace azione di guida con i piedi in termini di accelerazione, frenata e uso della frizione.

Al massimo, quindi, un agente può contestare un comportamento irregolare in base a due articoli del Cds: l’articolo 140, comma 1: “Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale”, e l’articolo 169, comma 1: “in tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”. In caso di violazione, multe da 84 euro a 335 euro e decurtazione di un punto della patente.

Le cose cambiano decisamente se il veicolo condotto da un guidatore in ciabatte o infradito causa un incidente, specie se con lesioni fisiche. Il rischio è che nel verbale venga indicato che il tipo di calzature del conducente non era idonea a consentire la guida in condizioni di piena sicurezza. Questa circostanza, potrebbe essere valutata negativamente dalla propria compagnia di assicurazione in sede di risarcimento del danno...
In quanto, senza la stipula nel contratto RC Auto della clausola di rinuncia alla rivalsa, infatti, l'assicurazione potrebbe prendere spunto proprio dall'annotazione della Polizia sull'inadeguatezza delle calzature utilizzate per rivalersi per il pagamento di parte del risarcimento nei confronti dell'automobilista. Per evitare il rischio di noie finanziarie e, soprattutto, per guidare in sicurezza il consiglio è, quindi, sedersi al volante con indosso un paio di scarpe comode, chiuse e senza tacco. Scalzi, infatti, il piede sudato per il caldo potrebbe scivolare pericolosamente dal pedale del freno. Un pericolo reale di impedimento nell'utilizzo del freno si riscontra anche se si calzano ciabatte, infradito o scarpe con tacco 10, che potrebbe incastrarsi sotto il pedale. E questo evento è stato in passato censurato dalla Cassazione con la sentenza n. 6401 del 24/5/78: "lo slittamento del piede dal pedale del freno non costituisce caso fortuito, ma imperizia del conducente e quindi trattasi di condotta sicuramente colposa". Multa o meno, quindi, dal momento che incidenti del genere non sono infrequenti, meglio tenere in auto un paio di scarpe comode di ricambio da utilizzare per la guida. 

Affidati a dei seri e professionali consulenti per ottenere il tuo giusto risarcimento.